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Il mio progetto è di compiere un'esplorazione nell'universo misterioso dei sogni. Non si può sfuggire al sogno, anche se, paradossalmente, il sogno è proprio ciò attraverso cui noi sfuggiamo a noi stessi. Da ciò, in ultima analisi, l'idea che non sfuggiamo mai completamente a noi stessi, e che il sogno è lì a dimostrarlo.
Ciò che si pone al centro del sogno è la questione dell'inconscio e, di conseguenza, anche la questione della conoscenza dell'uomo. Chi conosce il significato del proprio sogno conosce se stesso, legge in questo modo il proprio lato d'ombra; chi conosce il significato del proprio sogno è in grado - grazie alla conoscenza di sè - di dominare i propri impulsi.
Ma al di là di questa esplorazione individuale dell'io, il sogno apre l'accesso ad un inconscio assai più vasto, e che Jung chiamava "inconscio collettivo". E' così che il sogno fornisce una memoria mitica e diventa il luogo privilegiato degli archetipi. Dalla psicanalisi passiamo quindi alla parapsicologia del sogno.
Che cosa si intende per parapsicologia del sogno?
Siamo abituati ad un tipo di percezione limitata: vediamo, udiamo, gustiamo e tocchiamo sempre all'interno di un certo quadro. Questo tipo di abitudine percettiva - che consideriamo come la sola possibile - in fondo chiama in causa solo un'infima parte delle nostre possibilità. Ciò che noi chiamiamo "normale" è solo ciò che sembra normale nell'ambito delle nostre società, in uno spazio e in un tempo storicamente determinati.
Eppure lo consideriamo come un assoluto!
Quando ci imbattiamo in fenomeni inesplicabili, li giudichiamo tali solo perchè partiamo dal nostro personale sistema di spiegazione, oppure perchè cerchiamo di spiegarli usando i criteri di questo sistema (ed è questo il peggio, senza dubbio).
Lo stesso vale per il sogno: abbiamo la tendenza - sia che assumiamo come punto di partenza gli studi psicanalitici, sia che partiamo da quelli quantitativi dei fenomeni - a passare sotto silenzio un modo di conoscenza parapsichico che a volte è invece associato al sogno.
Io mi sto occupando anzitutto di una ricerca sui sogni "paranormali": i cosiddetti sogni premonitori dove il loro legame con la telepatia sembra evidente; i sogni euristici (sogni di scienziati che nel corso del sonno scoprono la soluzione di un problema di cui si stanno occupando); di quei sogni dove sembra che si instauri un dialogo con l'al di là, significa che le nostre percezioni sono in grado di trascendere i sensi e che esiste un modo di conoscenza che va al di là dell'abituale modo.
Infine, mi sto occupando delle esperienze attinenti al sogno, ossia che avvengono durante il sogno le cosiddette "fuoriuscite dal corpo fisico" che vedono cioè nel sogno una prova del corpo astrale.
Noto che c'è molta confusione sulla definizione di Viaggio Astrale. Per questo lascio la parola al Maestro Samael Aun Weor sperando che almeno le sue parole riescano ad illuminare questa valle di tenebre.
"E' ormai arrivato il momento in cui si deve smettere di teorizzare; è indispensabile a questo punto basarsi sui fatti. Osservare la vita intorno a noi, questa è pratica; il tempo della teorizzazione e della speculazione è già passato. In esoterismo bisogna essere pratici perchè è necessario che l'essere umano possa realmente vedere i Mondi Interni di cui parla la Teosofia. E' indispensabile esercitarsi nel proprio corpo astrale. A questo proposito è bene non dimenticare la Triade: Corpo, Anima e Spirito. Certamente l'Anima è avvolta nel meraviglioso corpo astrale. Con questo corpo si può uscire ed entrare dal corpo fisico a volontà, si possono visitare i Mondi Superiori ed altri pianeti. Questo è l'unico sistema per essere pratici; invece di stare a pensare e a disquisire è meglio assistere ai riti nei templi Jina, parlare con gli Elohim e ricevere gli insegnamenti direttamente dalle loro labbra. E' giunta l'ora di essere pratici. La vita deve camminare sul reale, la teoria deve farsi da parte. Le scuole che non si pongono di fronte a questioni pratiche verranno dimenticate perchè non avranno saputo restare al passo con i tempi. Tutti possono viaggiare verso il mondo astrale, persino quelli che pensano che sia una sciocchezza. E' tanto naturale quanto respirare. Alla maggior parte della gente capita quando è addormentata ma, a meno che non si abbia una certa esperienza, nessuno se ne rende conto. Sul tema di cui ci stiamo occupando ci sono molte testimonianze di migliaia di studiosi che praticano lo sdoppiamento astrale con il proposito di realizzare coscientemente quello che di norma si fa con la Coscienza addormentata. Pertanto se la natura non ci avesse dotato internamente di materia astrale, saremmo confinati o racchiusi nel carcere del corpo fisico. Ma fortunatamente l'Essenza, il Principio Buddhico Interiore, la frazione di Anima che ogni essere umano possiede, oltre alla sostanza mentale ha un involucro astrale che permette di realizzare questo tipo di viaggi. Ma il viaggio con il veicolo astrale presenta un incoveniente: non si può andare e tornare con degli oggetti del mondo tridimensionale; l'unica cosa che si può riportare è la Conoscenza. Colui che impara a sdoppiarsi volontariamente, coscientemente e positivamente può conoscere tutte le meraviglie del Cosmo Infinito, può vedere, udire e palpare le innumerevoli creature che popolano i mondi ultrasensibili, può studiare la vera storia delle razze umane, può proiettarsi nel futuro, può indagare su tutti i Misteri della Vita e della Morte, ecc. L'importante è sapere come farlo. Per riuscire ad effettuarlo è necessario, in primo luogo, smettere di proiettare sogni nel corso della vita quotidiana, poichè lo stato di sogno viene trasferito dalla maggioranza degli esseri umani verso la Quarta Dimensione della natura. In secondo luogo è di vitale importanza analizzare il problema dell'io, dell'ego, perchè non è possibile svegliarsi nei mondi ultrasensibili se prima non lavoriamo su noi stessi per risvegliare la Coscienza qui ed ora. Durante il sonno tutti gli esseri umani viaggiano nei mondi interni con la Coscienza addormentata. Ogni Anima abbandona il proprio corpo fisico durante il sonno. Allora il corpo eterico ha la possibilità di ricaricare il corpo fisico. Quando l'Anima ritorna al corpo fisico ci risvegliamo dal sonno naturalmente. Nei mondi interni le anime s'impegnano nelle cose di cui si occupano nel mondo terreno durante la veglia: comprano, vendono, lavorano in ufficio, in laboratorio, in fabbrica, nei campi, ecc. Le anime incarnate e disincarnate convivono durante il sonno. Nei mondi interni tutto è uguale: il sole, le nuvole, le città, le cose. Le anime soffrono, lottano e lavorano durante il sonno. Nei Mondi Interni abbiamo accesso ai grandi Misteri della Vita e della Morte, ma prima dobbiamo imparare a conservare la lucidità di Coscienza durante il sonno. A questo proposito raccomandiamo, ogni qualvolta capiti di incontrare persone, circostanze e cose particolari che attirano la nostra attenzione, di discernere domandandoci: "Sono nel fisico o in astrale?" Occorre spiccare un piccolo salto per vedere se si riesce a fluttuare nell'aria. Se ciò avviene significa che ci si trova effettivamente nella dimensione astrale, altrimenti si è nel corpo fisico. Nei Mondi Interni ci comportiamo come se fossimo in carne ed ossa, come se fossimo in stato di veglia. Non vi è differenza tra questi due mondi, quello fisico e quello astrale. Le azioni che abitualmente compiamo in stato di veglia, le compiamo anche in stato di sonno. Una volta abituati a questa pratica, allorchè vi alzate dal letto col proposito di uscire in astrale, spiccate un piccolo salto per accertarvi in che corpo vi trovate. Il vostro corpo fisico resterà addormentato mentre viaggiate attraverso l'Infinito per recarvi ad assistere ai beni rituali e alle lezioni che i grandi Maestri impartiscono nei templi gnostici che esistono in stato di Jina in varie parti di questo paese (N.d.T. il Messico) e in tutto il resto del mondo. Non dimenticate la chiave: approfittate dello stato di sonnolenza tra la veglia e il sonno perchè, con la volontà, è possibile sdoppiarsi in astrale. Il segreto consiste quindi nell'approfittare dello stato di sonnolenza e nell'usare discerimento e memoria. Con questa triade conoscerete da soli i grandi Maestri della Vita e della Morte."
Se hai un sogno particolare da raccontarmi o una tua esperienza che non rientra nei canoni del normale, raccontami la tua testimonianza e potrai così collaborare.
TECNICHE PER "SOGNARE MEGLIO":
Il successo si ha quando si mira ad ottenere delle risposte ad un problema che ci sta a cuore e che vogliamo risolvere. In quale settore della tua vita senti di avere i maggiori problemi? Nel lavoro? Nella sfera della salute? Nel rapporto con un amico o parente? C'è un'area di esperienza che vorresti esplorare? Puoi chiedere al sogno di aiutarti ad approfondire uno qualsiasi di questi campi; ecco in che modo:
Prima Fase: Scegli la notte adatta
In primo luogo, scegli una notte in cui non ti senti eccessivamente stanco. Per collaborare con il tuo io sognatore e non ostacolarlo, è indispensabile che tu non abbia ingerito sostanze intossicanti, quali l'alcool e le droghe. Sonniferi e stupefacenti ottenebrano la mente e molte persone che li consumano abitualmente non tardano a rifiutarli del tutto quando sentono interesse attivo per la loro vita onirica. Poco prima di addormentarti non mancare di dedicare dieci o venti minuti ininterrotti a meditare sul tuo diario onirico; il mattino seguente, infine, ti serviranno dieci minuti per registrare il sogno incubato, salvo che tu non l'abbia già fatto durante la notte. Fai in modo, perciò, di avere sempre tempo sufficinete per portare a termine queste cose.
Seconda Fase: Appunti sulla giornata trascorsa
Prima di andare a letto annota le tue osservazioni sulla giornata appena trascora, come è descritto nella Parte Quinta. Trasferire sulla carta i pensieri e le impressioni avuti durante il giorno ti chiarirà le idee, ti aiuterà a rilassarti e ad orientare le riflessioni sul tuo diario onirico. Poche righe saranno sufficienti.
Terza Fase: Luci! (Discussione, o riflessione, sull'incubazione)
Se dirigessi un film vorresti che le luci illuminassero il set per dargli risalto. In questa fase, definita di "discussione sull'incubazione", devi usare la riflessione cosciente e il suore per gettare un'occhiata attenta ai vari aspetti della tua situazione. Concentra il tuo interesse su zone che in precedenza erano rimaste in ombra. Chiediti se sei realmente pronto ad esaminare il problema chiamato "argomento da incubare" e fai qualcosa a questo riguardo. Sviscera fino in fondo l'argomento con te stesso scrivendo quanto più puoi a proposito di questo esame. Nel corso di esso potresti tener conto di alcuni interrogativi come questi:
Quali sono, secondo te, le cause del problema?
Quali soluzioni alternative puoi immaginare in questo momento?
Quali profitti o "vantaggi secondari" potresti ottenere dal perpetuarsi di un tale conflitto?
Convivere con il problema ti fa sentire più sicuro che risolverlo? - Dovresti forse rinunciare alla compassione altrui e all'aureola di martire, se il problema fosse risolto?
- Come cambierebbero le cose una volta risolto il problema?
Potresti anche non voler risolvere alcun problema ma mirare piuttosto ad una conoscenza o ad un'informazione relative a vari aspetti della realtà che ti circonda. In questo caso è opportuno che ti chieda perchè desideri o hai bisogno di questa informazione, e come pensi di utilizzarla una volta ottenuta.
Mentre sei sveglio,sviluppa il più possibile il processo di incubazione dell'argomento prescelto.Dai uno scossone ai tuoi sentimenti e fai fluire sulla carta i pensieri che ti passano per la mente.

Potrebbber essere molto allettante ignorare interamante questa fase,ma tieni conto che la consideriamo uno dei momenti più qualificanti di tutto il processo.Quanto più la mente riuscirà ad approfondire l'argomento da incubare e a sviscerarlo completamente durante la riflessione, tanto più riuscirai,il mattino seguente,a trovare unaq risposta esauriente alla tua domanda. A volte sarà sufficiente una breve analisi. In seguito acquisita un po di pratica nell'applicare tale procedimento, potrai eliminare, in parte o del tutto, l'accorgimento di trascrivere la discussione sulla incubazione; ad esso però, dovrai sempre ricorrere ogniqualvolta avrai a che fare con argomenti più complessi o espressi in forma poco chiara. Ricorda che, se vorrai garantirti un pieno successo al primo tentetivo, dovrai considerare la riflessione sulla incubazione come un momento d'importanza determinante. All'inizio di ogni discussione annota, al margine del fogliko, le lettere D.I. , utili per successivi riferimenti.
DIMENSIONE SOGNO
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